MARCO CANTINI, il nuovo disco è un'opera sociale.

Pubblicato da Radici Records esce “Siamo noi quelli che aspettavamo” il secondo disco del cantautore toscano Marco Cantini che torna con un’opera che sviluppa lungo 15 nuove scritture un concept storico-generazionale in tre atti…da oggi in tutti i negozi di dischi e store digitali.

Siamo noi quelli che aspettavamo
Il nuovo disco di Marco Cantini

Un concept storico-generazionale
Dalla Bologna degli anni 70 ai giorni di oggi

“PAZIENZA” – Official HD

…dedicato ad Andrea Pazienza…


Pubblicato da Radici Records esce “Siamo noi quelli che aspettavamo” il secondo disco del cantautore toscano Marco Cantini che torna con un’opera che sviluppa lungo 15 nuove scritture un concept storico-generazionale in tre atti…da oggi in tutti i negozi di dischi e store digitali.
Un vero e proprio bestiario rivoluzionario sulle amare vicende di un professore precario bolognese dei nostri giorni, che in sogno si ritrova nella Bologna del 1977 per intraprendere un viaggio onirico che inizia tra i movimenti studenteschi, le barricate di sangue, le radio libere, l’eroina e gli irripetibili fermenti artistici dell’epoca. Il disco contiene 15 tracce, tra le quali emergono le struggenti ballate dedicate ad Andrea Pazienza, Pier Vittorio Tondelli e Frida Kahlo.
L’illustrazione di copertina è a cura del noto pittore Pablo Echaurren mentre le illustrazioni interne sono a cura di Massimo Cantini.
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“PAZIENZA” – Il video ufficiale

Ecco la ballata dolce ed impegnata che vuole lanciare ai media questo nuovo lavoro di Marco Cantini. Un saggio d’autore che rivolge l’attenzione al grande pittore e fumettista italiano Andrea Pazienza. Il video ufficiale diretto da Giacomo De Bastiani, Alessio Lavacchi e Gabriele Piazzesi, è stato realizzato con la partecipazione dei disegnatori satirici Sergio Staino e Stefano Disegni, dell’attore comico Sergio Vastano e del fotografo d’arte Stefano Giraldi…tutti artisti che hanno conosciuto Andrea Pazienza in vita.
Il brano racconta l’ultimo periodo del pittore, il suo ritorno a Montepulciano dopo la parentesi Brasiliana, come fosse un esilio e una rinascita dalla droga…che invece lo ha portato alla morte nel 1988.
Sul finale il brano racconta del funerale ed in parte si è lasciato ispirare da un articolo di Davide Riondino pubblicato su Smemoranda 1994-1995. Lui stesso parla di quest’atmosfera surreale ai funerali di Pazienza e gioca, per così dire, a fare un insolito parallelo con il suo matrimonio raccontando come, in entrambi i casi, quando lui uscì dalla chiesa scoppiò un grande temporale.

“SIAMO NOI QUELLI CHE ASPETTAVAMO” – L’Album

Tutto il lavoro, che ha visto una lunga e lenta lavorazione durata tre anni, è stato realizzato con la preziosa produzione artistica di Gianfilippo Boni, cantautore, pianista e produttore fiorentino. L’opera vanta molteplici collaborazioni con noti artisti e considerevoli musicisti del panorama nazionale: Erriquez della Bandabardò e Luca Lanzi della Casa del Vento (che hanno cantato insieme a Cantini il brano “Cinque ragazzi”, canzone sugli storici fondatori di “Cannibale” e “Frigidaire”, riviste d’avanguardia che rivoluzionarono la satira italiana), i cantautori Massimiliano Larocca, Giorgia Del Mese, Silvia Conti, Tiziano Mazzoni, Letizia Fuochi, Marcello Parrilli, e una lunga serie di importanti musicisti italiani come Riccardo Galardini, Lele Fontana, Fabrizio Morganti, Lorenzo Forti, Bernardo Baglioni, Maurizio Geri, Claudio Giovagnoli, Francesco Fry Moneti, Paolo Amulfi, Marco Spiccio, Gabriele Savarese, Giacomo Tosti e Alessandro Bruno.

2Marco Cantini, nasce a Firenze il 19 agosto 1976.

Cresce amando e ascoltando cantautori come Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè, Claudio Lolli e Francesco De Gregori.
Inizia a suonare la chitarra a 17 anni da cui le prime scritture inedite.
L’esordio discografico arriva nel dicembre 2010 con il disco “Sosta d’insetto” prodotto da Soundrecords: la tracklist è composta da 10 brani realizzati con la produzione artistica del chitarrista Lorenzo Piscopo.
Nel 2011 dà vita, con il cantautore Marcello Parrilli, a Zero Cover Firenze; la rassegna – effettuata in locali del capoluogo toscano – nasce con l’intento di dare voci ai cantautori della scena indipendente, in un libero spazio di condivisione musicale.
Molti live a sagomare e rodare bene il nuovo design musicale, molte le collaborazioni dal vivo non ultima quella con Beppe Carletti de I Nomadi.
Nell’Aprile 2016 esce il secondo album dal titolo “Siamo noi quelli che aspettavamo”: il disco vanta una serie di importanti collaborazioni come Erriquez (Bandabardò), Luca Lanzi (Casa del Vento), Francesco Moneti (Modena City Ramblers) e tanti altri.

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